Costantino Ciervo
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EXDUSI TERTII PRINCIPIUM (il terzo escluso), 1994
Costantino Ciervo e Ottmar Kiefer

Lo spazio assegnato è l'abside della chiesa di S. Martino.
Si accede al presbiterio salendo tre gradini. Sull'ultimo è applicata una scritta >IL TERZO ESCLUSCO<.
Nell'abside della chiesa sconsacrata, lungo tutto l'emiciclo finale, sono installati otto pannelli. Su di essi sono montati dei neon a luce bianca che riproducono in scala la forma dei LED luminosi usati nelle apparecchiature elettroniche per visualizzare i numeri.
Sugli otto pannelli appare, ad intermittenza, attraverso l'accensione e lo spegnimento di determinati neon, una determinata combinazione di "O" e "1". Dopo otto secondi il tutto si spegne per un attimo per poi subito comporre una nuova sequenza, i cui valori "O" e "1" assumono un'altra disposizione rispetto a quella antecedente.
Le sequenze si susseguono all'infinito e sono intervallate ogni sedici volte da una pausa di venti secondi, (rappresentata da una striscia orizzontale luminosa che percorre tutti i pannelli)
Ad ogni combinazione di sette valori "0" e"1", corrisponde in base al linguaggio ASCII una lettera dell'alfabeto. Ad es. alla "E" corrisponde il byte "10100010", ad una "T" quello di "00101010"- (l'ultimo bit, rappresentato dallo "0" resta in tutte le combinazioni sempre lo stesso, quindi non cambia)
In questo modo se si succedono sedici sequenze binarie fedeli al codice ASCII si può visualizzare la frase digitale che corrisponde a quella analogica " IL TERZO ESCLUSO".