Costantino Ciervo

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Jump over, 2013

Videoscultura -
Materiali: Acciaio inox specchiante, monitor, lettore video.
Misure: 47,5 x 66,5 x 44,5 cm.

Ai bambini piace guadare le pozzanghere. Gli adulti normalmente ci saltano sopra. A volte ci cascano dentro; a volte ci girano intorno.
La scena è ripresa dall'alto.
Un uomo vestito con un pantalone nero, in camicia bianca e cravatta, si muove avanti e dietro, a piedi nudi, in una situazione di equilibrio precario, su due listelli rossi e paralleli tra loro. Le due traverse, che fungono quasi da ponte improvvisato, sono sospese a un'altezza di circa una decina di metri sui binari di una linea ferroviaria, sulla quale tragitta, a intervalli paradossalmente brevi, a volte in una direzione, a volte in un'altra, sempre lo stesso treno. Sul terreno e tra le rotaie c'è ancora la neve, ma già si sente il cinguettio primaverile degli uccelli.
L'uomo tiene tra le mani dei fogli di carta completamente bianchi, che ad uno ad uno sfoglia, a volte sembra di poter leggere, a volte agita arrabbiato verso l'alto, e quasi sempre, alla fine, accartocciandoli, getta via.
Ogni tanto compaiono sulla scena uno o più ceci secchi a forma d'insetto, che ronzano e volano intorno all'uomo, il quale, infastidito, tende di afferrarli o perlomeno di cacciarli via.
Dopo circa sedici lunghi minuti, quando in mano restano solo alcuni fogli, il protagonista prima li appallottola per metterli in tasca, poi, gli ultimi, li introduce in bocca per mangiarseli. L'ultimo foglio gli procura un forte colpo di tosse, tale da fargli perdere l'equilibrio causando una caduta diretta sulla neve sottostante che giace sulle traverse tra le delle rotaie. Dopo essersi alzato, l'uomo si allontana con calma, guardando, dietro di se, per un momento, il punto sul quale è piombato a terra. Subito dopo passa il solito treno, che per alcuni secondi non lo investe. Un ultimo cecio/insetto compare sulla scena, si sofferma un attimo, poi vola via.