Costantino Ciervo

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Mare Nostrum,
2013/14
Videoscultura e installazione video a quattro canali, tecnica mista, vasca in zinco, riso, monitor, legno, lettore video.
Misure: 67 x 55 x 88 cm (con zoccolo)

L'installazione a quattro canali "Mare Nostrum" é composta di una scultura video che si presenta come una vecchia bacinella di zinco piena di riso dal quale emerge un tubo catodico di un televisore. Dallo schermo si vede il video di una barca piena di profughi che si dirige verso la costa italiana. Alla parete, in supporto alla scultura, sono stati montati tre monitor. Si tratta di una documentazione video che descrive una realtà di un piccolo paese della Calabria che si affaccio sul mare ionico, la cui politica dell'accoglienza perseguita dal suo sindaco con l'appoggio della popolazione presenta aspetti molto innovativi, suscitando così una certa attenzione internazionale.

Al centro del video-trittico il Sindaco Domenico Lucano espone in modo molto semplice la sua concezione del mondo spiegando il perché della sua azione politica.

A sinistra un cittadino, incontrato a caso nella campagna di Riace, conversa in modo spontaneo con l'artista sulle questioni inerenti all'emigrazione/immigrazione fornendo così "involontariamente" una fotografia diretta e genuina di quello che pensa la popolazione.

A destra, nel video, una bambina Sudanese di dieci anni racconta il dramma della sua famiglia in fuga dalla guerra e da un presunto sfruttatore che li avrebbe relegati per due anni in stato di schiavitù in un casolare alle porte di Giarre in Sicilia.